Roma, 28 giugno 2023 - “Il nostro Paese costituisce un naturale hub per la bioeconomia circolare, con competenze all’avanguardia ed impianti per una serie di bio-prodotti unici, nonché progetti concreti che hanno già dimostrato di poter fare di più con meno, risparmiando risorse ed energia, riducendo le emissioni di CO2 e rigenerando i territori. Del resto, la bioeconomia circolare rappresenta un perfetto ponte di connessione tra economia ed ecologia. Si tratta di una grande opportunità, perché la transizione deve interessare l’intera società e non può prescindere dai territori e da soluzioni diversificate in cui i target sono comuni, ma le modalità per raggiungerli richiedono ampi spazi di imprenditorialità, di creatività e di sperimentazione. Per l’Italia, tra gli stati più avanzati del settore, sarà indispensabile essere in grado di rappresentare a livello europeo questo modello made in Italy, basato su ricchezze e diversità locali, un concreto caso studio, un antidoto ad approcci top down particolarmente pericolosi nel contesto socioeconomico e geopolitico attuale.” - È quanto ha affermato Catia Bastioli, Presidente di SPRING - il Cluster Italiano della Bioeconomia Circolare, nel corso dell’assemblea annuale dal titolo “La Bioeconomia circolare per un’Italia innovativa, competitiva e resiliente”, tenutasi al Centro Congressi di Palazzo Rospigliosi.
Il convegno ha visto come protagonisti diversi stakeholder della bioeconomia circolare che si sono confrontati sulla bioeconomia come strumento necessario per promuovere un’Italia più sostenibile e competitiva e per raggiungere gli ambiziosi obiettivi del Green Deal.
“Saremo ricordati come la generazione del punto di flesso o della catastrofe - ha incalzato la platea Leonardo Becchetti, Professore dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata - Dobbiamo passare dall’obiettivo del creare più beni e servizi in meno tempo possibile che ci ha portato allo straordinario sviluppo post rivoluzione industriale a quello della circolarità che significa creare valore economico in modo ecologicamente sostenibile. Invece di sfruttare dobbiamo imitare la natura che riusa, ricicla, rigenera e non produce scarti non riutilizzabili. La tecnologia ci aiuta e ci aiuterà sempre di più offrendoci un menù crescente di tecniche e di possibilità e la capacità d’innovazione degli italiani è straordinaria. Chiediamo alla politica di non fare da tappo. Il ritardo nella transizione ci costerebbe moltissimo e sarebbero soprattutto i più deboli a pagare”.
“Per noi di SACE è un piacere e un onore partecipare oggi all’Assemblea di SPRING, Cluster Italiano della Bioeconomia Circolare – ha dichiarato l’Amministratore Delegato di SACE Alessandra Ricci - Lo è sia per il nostro ruolo di facilitatori del Green New Deal in Italia che ci ha consentito di supportare con le nostre garanzie già 440 progetti green per oltre 9 miliardi, sia perché il percorso di evoluzione che abbiamo intrapreso, con il Piano Industriale INSIEME 2025, abbraccia la crescita sostenibile nostra e delle aziende che supportiamo, da realizzare insieme a tutti i nostri stakeholder in un grande lavoro di squadra”
L’assemblea di SPRING è stata inoltre l’occasione per assegnare lo SPRING Media Award dedicato a Raul Gardini a quei comunicatori che più si sono spesi per diffondere i temi della bioeconomia
circolare e più in generale della sostenibilità ambientale. Ad aggiudicarsi la prima edizione è stato Edoardo Vigna, giornalista de “Il Corriere della Sera”.
Queste le motivazioni annunciate dalla Presidente Bastioli “Per il suo racconto lucido e articolato della bioeconomia circolare e dei temi più generali della sostenibilità ambientale. Con i suoi articoli e le sue inchieste ha saputo offrire uno sguardo continuo e profondo sugli effetti drammatici del cambiamento climatico, favorendo una nuova consapevolezza nell’opinione pubblica italiana.”
In una nota recapitata a margine dell'incontro Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti, riprendendo i dati che hanno dimostrato come il mondo agricolo sia al centro della grande trasformazione in atto ha evidenziato: «La bioeconomia circolare è un’opportunità fondamentale per il mondo agricolo che vuole essere protagonista della transizione ecologica, valorizzando i sottoprodotti dell’agricoltura e andando così ad integrare e tutelare il reddito degli agricoltori. Oggi l’Italia è già all’avanguardia su questo tema, ma serve investire sempre di più in ricerca per la valorizzazione delle risorse disponibili e la tutela dei nostri territori».
Tra i relatori presenti all’Assemblea di SPRING: Leonardo Becchetti, Professore ordinario all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Alessandra Ricci, Amministratore delegato SACE, Virginia Puzzolo, Head of Programme CBE JU, Francesca Mariotti, Direttore Generale Confindustria, Ermete Realacci, Presidente Fondazione Symbola e Gianni Di Cesare, Area delle Politiche per lo Sviluppo – CGIL.
Le conclusioni sono state affidate a Silvia Grandi, Direttore Generale Economia Circolare Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica.